Polmonite acquisita in comunità

Quali polmoniti possono considerarsi acquisite in comunità? In realtà ne esistono diverse forme trattate a domicilio o in ospedale. Considerando gli agenti eziologici troviamo: lo Streptococcus pneumoniae e il Mycoplasma pneumoniae, quest’ultimo il principale patogeno in pazienti di età compresa tra i 5 e i 40 anni. Un altro potente agente è la Clamydia pneumoniae che provoca Haemophillus influenzae, virus respiratori, legionella (se ospedalizzato).

Un approccio diagnostico microbiologico prevede:

  1. Un esame colturale dell’espettorato
  2. Due campioni di sangue venoso per emocolture
  3. Sierologia per M. pneumoniae, C. pneumoniae, L. pneumophilla
  4. Rx torace, se il risultato è anormale si provvede con terapia, se esito negativo si provede con una Tac toracica

Quadro clinico di polmonite acquisita in comunità

Il quadro clinico di una polmonite acquisita in comunità è altamente variabile: da infezioni di modesta entità fino a forme che impongono il ricovero ospedaliero o anche complicanze sistemiche a esito fatale. Per tale motivo è necessario considerare tre criteri maggiori al fine di valutare il rischio del paziente:

  1. Età del paziente ultra 50enne
  2. Corbomillità, neoplasia, scompenso cardiaco, insufficienza renale, insufficienza epatica, patologia cerebrovascolare
  3. Segni clinici di shock quali, confusione mentale, frequenza cardiaca maggiori di 80 battiti per minuto, frequenza respiratoria maggiore di 25 atti al minuto, PAS minore di 90mmHg, temperatura corporea minore di 35°C o maggiore di 40°C

Molto importante è la diagnosi di una polmonite acquisita in comunità grave perché richiede il trasferimento in reparto di terapia intensiva per l’insorgenza di insufficienza respiratoria acuta o di shock settico, quindi la necessità di un supporto respiratorio o l’infusione di vasopressori.

Terapia di polmonite acquisita in comunità

La terapia è da stabilirsi per via empirica dato che le indagini microbiologiche attualmente disponibili non sono sempre accurate o rapide:

  • Associazione beta-lattamico: amoxicillina/acido clavulanico o Cefalosporina II: ceftriaxone, cefotaxime
  • Macrolide: Claritromicina, Azitromicina

Oppure…

  • Fluorochinolone in omoterapia (levofloxacina, moxifloxacina)

Ovviamente: Il sospetto di una eziologia da P. Aeruginosa orienta nella scelta di: Beta-lattamina ad attività anti-pseudomonas (cefepime, ceftazidime, piperacillin/tazobactam) o di un carbapenemico più Fluorochinolonico o amino glicoside

Mentre: nel sospetto di un’infezione da MRSA è opportuno l’aggiunta di un farmaco antistafillococcico (teicoplanina, vancomicina, linezolid) alle terapie consigliate per la polmonite acquisita in comunità.

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